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 Psicoterapia

Psicoterapia

Psicoterapia individuale

La Psicoterapia è un percorso attraverso il quale, utilizzando strumenti di ordine psicologico, si punta a migliorare e/o modificare tendenze, schemi, meccanismi, che hanno contribuito a generare e stabilizzare problemi, disagio e malessere nella persona.

La durata della Psicoterapia può essere breve ed è sempre commisurata agli obbiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere.

La Psicoterapia è un percorso di medio e lungo termine, che può fungere da sostegno e da guida, aiutando ad affrontare e gestire, con maggiori risorse, problemi e difficoltà collegati al lavoro, alla famiglia o alla relazione di coppia, che spesso creano malessere e possono limitare la libertà personale.

Utile e necessaria anche nel trattamento di ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi dell’umore, stress, fobie, disturbi del comportamento alimentare e di natura psicosomatica.

Si tratta di una preziosa opportunità che chiunque può cogliere per sviluppare autostima, capacità di far fronte e risolvere i problemi, ridurre disagi e malesseri, migliorare salute e qualità della vita.

Nel percorso di psicoterapia individuale, utilizzando strumenti di ordine psicologico, si punta a modificare tendenze, schemi, meccanismi, che hanno contribuito a generare e stabilizzare problemi, disagio e malessere. L’obiettivo è  aiutare la persona ad individuare nuove e più funzionali modalità di fronteggiare gli eventi ed a sviluppare il potenziale individuale.

La Psicoterapia rogersiana, in particolare ( Approccio Centrato sulla Persona) pone l’ individuo al centro  dell’ attenzione.

Il terapeuta rogersiano, attraverso il dialogo terapeutico e in un clima di accettazione e sostegno, favorisce nel cliente la maggiore comprensione della propria realtà psichica, lo sviluppo delle capacità di autoregolazione e di autorealizzazione.

Obbiettivi da raggiungere: il benessere e la realizzazione personale del cliente. La frequenza delle sedute, generalmente, è settimanale, ma può variare a seconda dell’ intensità del disagio.

Quando è consigliabile la psicoterapia individuale?

1) Quando la sofferenza psicologica perdura nel tempo e rende difficile vivere determinate situazioni;

2) quando il rapporto con se stessi e con gli altri diventa teso e conflittuale;

3) quando, in alcune situazioni, ci si rende conto di avere reazioni inadeguate, che creano disagio e sofferenza a sé e alle persone significative;

4) quando la sofferenza psichica assume la forma del sintomo organico ( tachicardìa, mal di testa, difficoltà a digerire, disturbi intestinali, insonnia, dermatiti, etc.) senza che vi sia una causa organica accertata;

5) quando si desidera migliorare la propria salute e la qualità della propria vita.

 

Psicoterapia di coppia

Si tratta di un percorso finalizzato ad aiutare la coppia (coniugi, conviventi, fidanzati) in difficoltà o che sta attraversando una vera e propria crisi.

Le difficoltà incontrate dai partners possono essere di diverso tipo: problemi della sfera sessuale, difficoltà di comunicazione, divergenze relative alle scelte educative, conflittualità e divergenze, tradimenti.

Quando è consigliabile:

1)  Quando i partners sono decisi a migliorare la loro relazione;

2) Quando la conflittualità all’ interno della coppia ha compromesso o rischia di compromettere definitivamente il rapporto;

3)  Quando vi è il rischio di un coinvolgimento dei figli nel conflitto di coppia;

4)  Quando i problemi e le conflittualità della coppia hanno già coinvolto i figli, causando loro un disagio psicologico.

5)  Quando il partner attraversa un periodo di grande difficoltà ( malattia, perdita del lavoro, stress acuto, disagio psicologico, etc.) per acquisire nuovi strumenti e poterlo aiutare e sostenere efficacemente.

 

Il percorso terapeutico

Si tratta di un breve ciclo di incontri, che ha come finalità la soluzione dei problemi attuali della coppia, attraverso il conseguimento di obbiettivi concordati con il terapeuta.

Il percorso terapeutico facilita comprensione ed elaborazione delle difficoltà relazionali, identificazione delle possibili soluzioni. Il lavoro sulla relazione aiuta i partners ad identificare ed utilizzare modalità di comunicazione più efficaci. Il percorso terapeutico intende favorire lo sviluppo delle capacità di ascolto reciproco, gestione e soluzione costruttiva dei conflitti, espressione dei bisogni individuali.

 

Obbiettivi finali dell’intervento terapeutico

La soluzione del problema (o del conflitto) presentato dai partner, il rispetto delle esigenze reciproche, il ripristino o la costruzione degli equilibri nella relazione di coppia.

CONSULENZA PSICOLOGICA

CONSULENZA PSICOLOGICA

Quando di fronte ad una situazione problematica, specifica e ben circoscritta, abbiamo difficoltà, sia nel comprenderne gli aspetti che la caratterizzano, sia nel gestirla, un ciclo breve di incontri di consulenza psicologica, può aiutare a fare chiarezza rispetto al problema, al modo di affrontarlo e all’ identificazione delle possibili soluzioni.

 

Consulenza psicologica individuale

La consulenza psicologica individuale si rivolge alle persone che sperimentano disagi e difficoltà, che investono ambiti diversi della vita e incidono più o meno negativamente sul proprio benessere psicofisico.

Diversi possono essere i motivi per richiedere una consulenza psicologica; problemi che limitano la persona nelle sue possibilità di scelta, situazioni che all’ improvviso ne minacciano gli equilibri psicologici, difficoltà e problemi di diversa natura, disturbi o sintomi.

In certe fasi della loro vita alcune persone possono avere la necessità di trasformare certi propri modi di essere per renderli più funzionali.

Nel processo di Consulenza Psicologica alla fase di analisi della specifica problematica della persona, seguono la definizione degli obiettivi perseguibili e la progettazione dell’ intervento psicologico più appropriato alla soluzione del problema.

 

Consulenza psicologica per la coppia

Tutte le relazioni di coppia (matrimonio, fidanzamento, convivenza) , influenzano sempre profondamente la qualità della nostra vita, il nostro benessere psicofisico, la nostra sfera affettiva ed emozionale.

Una relazione solida e soddisfacente è probabilmente l’ obbiettivo di tutte le coppie.

Spesso però i sentimenti sinceri e le buone intenzioni, non sono sufficienti a costruire e mantenere gli equilibri e il benessere della coppia; occorrono cura attenzione e competenza.

Quando la relazione diventa conflittuale si creano flussi di risentimento e sensi di colpa che coinvolgono i partner. Conflitti e discussioni alimentano frustrazioni ed incomprensioni, fino a compromettere fortemente il rapporto.

La relazione di coppia insoddisfacente o conflittuale crea problemi di diversa natura che i partner si trascinano anche in ambiti diversi: lavoro, educazione dei figli, salute e benessere psicofisico.

Durante il colloquio si prende in esame i problemi specifici della coppia, in modo da progettare gli obbiettivi terapeutici utili e promuovere il benessere dei partner all’ interno della relazione.

L’ intervento di consulenza deve rispondere il più possibile ai bisogni e alle esigenze della coppia, favorire il fronteggiamento dell’ eventuale crisi relazionale, l’identificazione e l’ utilizzo di nuove modalità di comunicazione, una diversa visione dei problemi, ed un nuovo modo di gestirli e risolverli.

In alcuni casi, dopo una prima fase di Consulenza, si possono ravvisare le condizioni per una Psicoterapia di Coppia.

Che cosa sono i fiori di bach

Che cosa sono i fiori di bach

Qual è il principio di base di Eduard Bach?

L’aiuto mediante le essenze dei fiori selvatici ha come principio di base che corpo, mente e spirito sono strettamente collegati fra loro. Da questa concezione deriva l’idea che salute e benessere dipendono dall’equilibrio dinamico di queste tre componenti, mentre qualsiasi alterazione sia, potenzialmente, causa di malattia.

 

A cosa attribuiva importanza Bach?

Attribuiva grande importanza allo stato di salute mentale della persona, ritenendo che una condizione psichica disturbata potesse costituire un terreno favorevole per l’insorgenza della malattia. Era convinto (la psicosomatica lo ha oggi confermato) che le emozioni negative condizionano i pensieri ed anche il corpo, indebolendo il sistema immunitario al punto da rendere tutto l’organismo più esposto alle malattie.

 

Che cos’è’ la malattia secondo il medico inglese?

La malattia, secondo E. Bach, doveva essere interpretata come segnale di un disagio psicologico profondo che si esprimeva sotto forma di uno o più sintomi in questo o in  quell’organo.

Avendo, inoltre, osservato che una medesima terapia non sempre riesce a curare gli stessi identici sintomi in pazienti diversi ed avendo accertato che una stessa causa scatenante (ad esempio uno shock profondo) può originare disturbi fisici assai diversi tra loro, giunse alla conclusione che non è tanto il sintomo a dover essere trattato, quanto lo stato psicologico (causa) che l’ha determinato.

 

Come agiscono i fiori di Bach?

Per comprendere come agiscano  è innanzitutto necessario partire dal  concetto secondo il quale ogni cosa vivente è infusa di energia, o forza vitale. Non è possibile vedere né toccare tale energia ma, come l’aria che si respira, è indispensabile per la vita.

Il potere curativo dei fiori è contenuto nelle loro particolari qualità energetiche o vibrazionali.

La struttura energetica di ogni fiore è unica, così come uniche sono le sue caratteristiche.

L’essenza floreale contiene esclusivamente l’energia del fiore.

 

Dove agiscono i fiori di Bach?

Come tutte le entità viventi, anche l’uomo è infuso di energia. Un’energia che permea ogni parte del suo essere e la cui abbondanza va di pari passo con lo stato di salute e il livello di vitalità.

Per questo motivo è fondamentale trattare ogni individuo come un essere unico, cercare di conoscerlo più a fondo per tentare di comprendere la causa del disturbo o della malattia.

Il bello delle essenze floreali è che aiutano a diventare consapevoli della presenza nel proprio essere di elementi che minano il personale senso di benessere.

Le essenze floreali lavorano con l’individuo, gli permettono di vedere gli squilibri che sono dentro di lui e, infondendogli energia, gli permettono di liberarsi di ciò che gli impedisce di essere felice.

 

Quando possono portare giovamento?

I Fiori di Bach possono portare giovamento in tutti quei casi in cui gli stati d’animo non sono buoni, per esempio dalla timidezza o irritabilità, fino alla depressione o attacchi di panico, inclusi quei casi in cui tensioni emotive o stress possono dare origine a problemi come sudore alle mani, difficoltà di concentrazione, insonnia, tensioni muscolo-tensive, ecc…

 

E’ possibile farne uso quando non si ha un buon rapporto con il cibo?

Cambiare il modo di alimentarsi significa agire sul nostro stato emozionale ed è sempre difficile rinunciare a quei sapori che per il nostro corpo sono “la cura” per le disarmonie presenti.

Il cambiamento è faticoso ed, durante il percorso, l’aiuto dei fiori di Bach è un sostegno valido.

 

Ed in menopausa?

Certamente si!

Anche la menopausa è un periodo della vita della donna in cui avvengono importanti cambiamenti e si possono verificare sbalzi d’umore, irritabilità, insonnia ecc…

 

Quali sono gli effetti collaterali?

I Fiori di Bach non interferiscono con i farmaci tradizionali o con quelli omeopatici, e non provocano effetti indesiderati.

 

Chi può farne uso?

Adulti,bambini, anziani, adolescenti, donne in gravidanza, possono farne uso sicuro. Addirittura si somministrano con successo a piante e animali.

 

Come e quando farne uso?

La cura con i fiori si occupa della persona con i suoi disagi, le emozioni, le difficoltà che si trova ad affrontare in un dato momento della vita.

Solo avendo una profonda conoscenza, possibile mediante una consulenza psicologica e/o psicoterapia, di almeno una parte di questi problematiche sarà possibile preparare una miscela veramente personale.

Il sintomo, infatti, è solo un aspetto, ma non dice molto della persona che lo manifesta, delle cause, delle situazioni scatenanti.

Di solito suggerisco l’uso di una miscela dei fiori di Bach durante un percorso psicoterapeutico, inoltre, se e quando è necessario, propongo di modificare la miscela o di usarne una nuova o anche la sospensione momentanea.

TERAPIA EMDR

TERAPIA EMDR

L’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari, Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un metodo scoperto nel 1987 da Francine Shapiro e riconosciuto in ambito scientifico ed accademico. Oggi è considerato il trattamento principale per il Disturbo Post Traumatico da Stress (DSPT). È approvato dal nostro Ministero della Salute dal 2003 e, dal 2013, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Attualmente è un approccio terapeutico ampiamente usato anche per il trattamento di vari disturbi psicologici.

Un principio essenziale in grado di spiegare quanto accade durante l’applicazione dell’EMDR consiste nel considerare l’esistenza di un sistema innato fisiologicamente disposto ad elaborare le informazioni in un’ottica di autoguarigione.

Tale sistema è fisiologicamente orientato alla salute.

Secondo questa prospettiva il disturbo subentrerebbe quando questo sistema innato si blocca e l’evento traumatico rimane isolato dalla rete neurale non integrandosi al sistema innato che spinge ognuno di noi verso l’autoguarigione.

Nel caso che una persona viva un evento traumatico tale sistema innato di elaborazione delle informazioni potrebbe arrestarsi e, quindi, l’esperienza del trauma rimane irrisolta. Esperienze particolarmente stressanti possono rimanere congelati nel tempo nella rete neurale che è venuta a formarsi, incapaci di connettersi alle reti di memoria contenenti le informazioni adattive.
Queste situazioni di stress estremo provocano una sorta di corto circuito tale che i frammenti dell’esperienza traumatica (le immagini, le emozioni e le sensazioni corporee) vi rimangono rinchiusi.

 

Traumi con la “T” maiuscola e la “t” minuscola

Tutti noi siamo esposti alla possibilità di sperimentare traumi psicologici.
Esistono Traumi che si possono definire

1) con la “T” maiuscola che minacciano la nostra integrità come terremoti, incidenti stradali, aggressioni, stupri, suicidi, diagnosi sfavorevoli;
2) con la “t” minuscola che, anche se sembrano oggettivamente poco rilevanti, possono assumere un peso soprattutto se ripetute nel tempo o subiti in momenti di vulnerabilità o nell’infanzia.

È allora che trascuratezza, paure, abbandoni ed umiliazioni possono lasciare un segno modificando i nostri atteggiamenti ed emozioni come anche le relazioni con gli altri, ma, soprattutto, fissandosi indelebilmente in specifiche aree del cervello, come dimostrato da studi nel campo della neurobiologia.
In tutti i casi le sensazioni del trauma sono vive, sembra che l’evento sia appena accaduto anche se in realtà è avvenuto molti anni prima.
Gli strascichi più frequenti sono ansie, attacchi di panico, colpevolizzazioni, sensazioni di insicurezza e mancanza di autostima.

La Terapia EMDR è un metodo che, attraverso una serie di movimenti oculari di stimolazione bilaterale, viene riattivato il Sistema Innato di elaborazione delle informazioni che agevola il processo di desensibilizzazione e di rielaborazione dei ricordi traumatici.
Tali stimolazioni bilaterali oculari, effettuate dal terapeuta appositamente formato, favoriscono una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali e si basano su un processo neurofisiologico naturale.

Dopo alcune sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR consente alla persona di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé, assimilando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche. Questo permette, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi.

 

Dopo l’EMDR la persona ricorda ancora l’evento, ma sente che tutto ciò appartiene al passato, infatti i ricordi disturbanti, legati all’esperienza traumatica, si modificano. I pensieri intrusivi si attutiscono o spariscono come anche le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.
Gli eventi traumatici perdono così l’iniziale impatto emotivo per venire trasformati in una risorsa positiva, preziosa per il benessere della persona.